% \input dub0:[tex.samples]prepr.tex % system dependent! % \tit{Come usare il Tex}{per scrivere i preprints} \centerline{\it Massimo Calvani} \bigskip\centerline{Istituto di Astronomia} \centerline{Universit\`a di Padova} \centerline{Padova} \vskip 2.5truecm Questo esempio illustra come usare i comandi macro contenuti nel file $$\hbox{\it dra0:[tex.tex201.samples]prepr.tex}$$ per scrivere preprints col Tex in modo non troppo complicato. Ovviamente la semplicit\`a va a scapito della flessibilit\`a. Tuttavia si ha la possibilit\`a di avere la numerazione automatica delle equazioni, delle figure, dei riferimenti, dei paragrafi e sottoparagrafi, nonch\`e la lista automatica dei riferimenti citati e delle figure. Questo \`e molto comodo quando si devono aggiungere o togliere pezzi, senza doversi preoccupare di rinumerare tutto. Inoltre le equazioni, le figure ed i riferimenti vengono \it identificati \rm con nomi simbolici, che vengono usati per richiamare il numero corrispondente. \date{06/86} \section{Introduzione} La prima cosa da fare \`e mettere come istruzione iniziale nel vostro file (dal nome, ad es. {\it preprint.tex}) la seguente macro: \centerline{\it $\backslash$input dra0:[tex.tex201.samples]prepr.tex} In tal modo vengono inizializzati i comandi che vi descrivo. \subsec{La prima pagina} La prima pagina del preprint contiene il titolo del lavoro, nonch\`e autori, indirizzi ed abstract. Il titolo viene scritto in grassetto usando la macro $$\hbox{\it $\backslash$tit$\{$ $\}$ $\{$ $\}$}$$ che permette di scrivere un titolo al massimo di due righe; il primo rigo del titolo va messo nella prima serie di parentesi graffe ed il secondo, ovviamente, nella seconda. \it \`E comunque necessario mettere la seconda serie di parentesi quando il titolo \`e lungo un solo rigo. \rm Ad esempio il titolo del presente sommario \`e stato fatto con $$\hbox{\it $\backslash$tit$\{$Come usare il Tex$\}$$\{$per scrivere i preprints$\}$}$$ Per gli autori e gli indirizzi non ho creato una macro, essendo questo troppo variabile. Per cui, dopo il titolo, dovete usare le macro del Tex per centrare nomi ed indirizzo. Ad esempio \leftline{$\backslash$centerline$\{$ $\backslash$it Massimo Calvani$\}$} \leftline{$\backslash$bigskip$\backslash$centerline$\{$Istituto di Astronomia$\}$} \leftline{$\backslash$centerline$\{$Universit\`a di Padova$\}$} \leftline{$\backslash$centerline$\{$Padova$\}$} \leftline{$\backslash$vskip 2.5truecm} \noindent dovete regolare voi qust'ultima distanza in modo tale che il titolo e l'indirizzo entrino nella finestrella della copertina dei preprints. Segue poi l'abstract, al termine del quale dovete usare la macro $$\hbox{\it $\backslash$date$\{$data che volete$\}$}$$ la quale termina la prima pagina, e scrive la sigla ASTRPD nell'ultimo rigo. \section{I paragrafi ed i sottoparagrafi} I paragrafi ed i sottoparagrafi vengono numerati in successione automaticamente. Per iniziare un paragrafo si usa la macro $$\hbox{\it $\backslash$section$\{$nome del paragrafo$\}$}$$ che scrive il titolo in grassetto ed inizia una pagina nuova. Analogamente per i sottoparagrafi si usa la macro $$\hbox{{\it $\backslash$subsec$\{$Nome del sottoparagrafo$\}$}}$$ che scrive il titolo in grassetto e continua nella stessa pagina. \subsec{Le note} Naturalmente non sono quelle musicali. Le note a pi\`e di pagina vengono scritte con la macro $$\hbox{\it $\backslash$foot$\{$nota$\}$}$$ che le numera e le scrive al posto giusto (o almeno lo spero). \foot{Questo \`e un esempio.} \section{Citazioni} \subsec{References} I riferimenti vengono fatti usando la macro $$\hbox{\it $\backslash$ref$\backslash$nome$\{$riferimento$\}$}$$ dove {\it nome} \`e un nome simbolico a vostra scelta che vi permetter\`a di richiamare il numero associato al riferimento, senza sapere quale numero gli \`e stato assegnato. \it Attenzione: \rm\ il {\it nome} deve contenere solo lettere e \it non \rm\ numeri! (Questo vale anche per le figure e le equazioni). State attenti che i comandi del Tex sono delle stringhe che iniziano con $\backslash$\ , per cui usate dei nomi che non siano le sequenze di controllo del Tex (vanno bene nomi quali runo, rdue, rtre etc.). Ad esempio scrivendo $$\hbox{\it $\backslash$ref$\backslash$rrr$\{$Tex Willer, $\{$ $\backslash$it Journ. Applied Shooting$\}$, $\{$ $\backslash$bf 12$\}$,1986$\}$}$$ ottenete il numeretto che segue \ref\rrr{Tex Willer,{\it Journ. Applied Shooting}, {\bf 12},1986}. Ogna volta che volete citare questo lavoro fondamentale, basta citarlo come t in ref. $\backslash$rrr, e vi compare \rrr. Vi ricordo che le sequenze $\backslash$it e $\backslash$rm servono per scrivere in grassetto oppure in corsivo. La loro azione \`e limitata a quanto compreso tra le parentesi graffe. Se non volete che compaia il numero appena citate un lavoro, ma lo volete solo memorizzare, usate la macro $$\hbox{\it $\backslash$nref$\backslash$nome$\{$reference$\}$}$$ Ad esempio, qua scrivo il secondo riferimento, che comparir\`a alla fine nell'elenco, e che chiamo $\backslash$rma. \nref\rma{M. Calv, Jour. Appl. Texnology, 1986} Naturalmente nel rif. \rma\ vi sono cose importanti. Fate attenzione che una delle idiosincrasie del Tex \`e quella di ignorare gli spazi dopo le sequenze di controllo, per cui conviene scrivere $\backslash$nome$\backslash$ \ cio\`e mettere anche una backslash $\backslash$ seguita da uno spazio, che forza il Tex a fare uno spazio ( questo serve quando, dopo il comando, continuate col testo e non avete punteggiatura). Per fare poi stampare alla fine del vostro articolo la pagina con le references mettete alla fine del testo il comando: $$\hbox{\it $\backslash$listrefs}$$ Viene inoltre creato un file {\it refs.tmp} in cui \`e contenuta la bibliografia (potete cos\`\i\ controllare di averla scritta giusta) ed i nomi che voi avete associato. Se volete citare pi\`u lavori in un unico riferimento esiste la macro $$\hbox{\it $\backslash$semi}$$ che viene usata cos\`\i\ : \noindent $\backslash$ref $\backslash$IAG$\{$L. Alvarez-Gaum\'e and P. Ginsparg, ``The Structure of Gauge and Gravitational Anomalies,'' Harvard preprint HUTP-84/A016, to appear in Ann. Phys.$\backslash$semi L. Alvarez-Gaum\'e and P. Ginsparg, Nucl. Phys. B243 (1984) 449$\}$. \noindent Nelle references vedete cosa succede \nref \IAG{L. Alvarez-Gaum\'e and P. Ginsparg, ``The Structure of Gauge and Gravitational Anomalies,'' Harvard preprint HUTP-84/A016, to appear in Ann. Phys.\semi L. Alvarez-Gaum\'e and P. Ginsparg, Nucl. Phys. B243 (1984) 449}. \subsec{Figure captions} Le didascalie vengono fatte con comandi analoghi a quelli descritti per i riferimenti. In particolare con: $$\hbox{\it $\backslash$fig$\backslash$nomefig$\{$Questa \`e una bella figura$\}$} $$ che potete richiamare con \nfig\faa{Questa \`e una bella figura.} vedi fig. $\backslash$nomefig (esempio vedi fig. \faa) \nfig\fbb{Questa non tanto.} oppure vedi la fig. \fig\fab{Molto interessante.}. Ovviamente vi sono i comandi $$\hbox{\it $\backslash$nfig$\backslash$nome$\{$testo$\}$} $$ se volete solo memorizzare la didascalia ed il numero associato. Per avere l'elenco delle didascalie, usate alla fine del lavoro la macro $$\hbox{\it $\backslash$listfigs} $$ Viene anche creato il file {\it figs.tmp}, in cui sono riportati i nomi simbolici e le didascalie. \section{Le equazioni} Anche le equazioni vengono numerate in modo automatico. Vi \`e per\`o qualche {\it sottigliezza} da utilizzare nei comandi. Vi sono in effetti tre comandi possibili: $$\hbox{\it $\backslash$eqn$\backslash$nomeeq$\{$equazione$\}$} $$ $$\hbox{\it $\backslash$eqna$\backslash$nomeeq$\{$equazione$\}$} $$ $$\hbox{\it $\backslash$eqnn$\backslash$nomeeq$\{$equazione$\}$} $$ La differenza tra di essi pu\`o sembrare sottile ma \`e importante. Se avete una equazione isolata allora usate la prima macro. Ad es. \noindent $\backslash$eqn$\backslash$eli$\{$r\^{}a\_b = d + ac$\backslash$wedge cb$\}$ \noindent produce \eqn\eli{r^a_b=d+ac\wedge cb} e viene citata come eq. $\backslash$eli (vedi eq. \eli). I due comandi $\backslash$eqna ed $\backslash$eqnn servono quando si devono allineare pi\`u equazioni, alcune delle quali hanno un numero di riferimento seguito da una lettera. In tal caso prima si dichiarano i nomi associati alle equazioni come in \par\noindent \leftline{$\backslash$eqna$\backslash$eIIi} \leftline{$\backslash$eqnn$\backslash$eIIii} \noindent \eqna\eIIi \eqnn\eIIii % e poi si allineano con il comando Tex $\backslash$equalignno (consultare il manuale!), come in\par\noindent % \$\$ $\backslash$eqalignno$\{$ $\backslash$left($\backslash$int $\backslash$\_$\{$-$\backslash$infty$\}$\^{} $\backslash$infty e\^{} $\{$-x\^{}2 $\}$ $\backslash$right)\^{}2 $\backslash$,dx \par\noindent \&=$\{$ $\backslash$rm something$\}$\&$\backslash$eIIi a$\backslash$cr \par\noindent \&=$\{$ $\backslash$rm something$\backslash$ else$\}$ $\backslash$cr \par\noindent \&=$\backslash$pi\&$\backslash$eIIi b$\backslash$cr \par\noindent \&=2$\backslash$pi/2.\&$\backslash$eIIii$\backslash$cr$\}$ \$\$ \par\noindent % che produce % $$\eqalignno{\left(\int_{-\infty}^\infty e^{-x^2}\right)^2\,dx &={\rm something}&\eIIi a\cr &={\rm something\ else}\cr &=\pi&\eIIi b\cr &=2\pi/2.&\eIIii\cr}$$ % Si pu\`o poi facilmente riferirsi alle equazioni come $\eIIii$ o $\eIIi{a}$ (ottenuta con $\backslash$eIIi$\{$a$\}$) oppure $\eIIi{a,b}$ ($\backslash$eqna definisce una {\it etichetta} con argomento $\{a,b,\ldots\}$\ ) Oppure si ha semplicemente \eqn\eIIx{2+2=4} \noindent ottenuta con\par \leftline{$\backslash$eqn$\backslash$eIIx$\{$2+2=4$\}$} \noindent e richiamata con eq.$\backslash$eIIx (vedi eq.\eIIx). Naturalmente viene creato un file {\it refs.tmp} in cui sono associati i nomi simbolici ai numeri assegnati.\foot{Le parentesi attorno ai numeri delle equazioni vengono messe automaticamente} \subsec{Niente} Soltanto per mostrare che la numerazione funziona!\foot{Anche per le note.} \section{Ringraziamenti} Vi \`e anche una macro per questi. Basta scrivere $$\hbox{\it $\backslash$ack$\{$Grazie$\}$}$$ come vedrete tra poco. Non dimenticatevi di terminare il vostro testo con le istruzioni (eventuali) $\backslash$listrefs, $\backslash$listfigs e naturalmente con $$\hbox{\it $\backslash$bye}$$ Un ultimo avvertimento: quando processerete il vostro file con il Tex, vi viene chiesto se volete il formato normale (big) di stampa o ridotto (little); attualmente funziona solo il normale, per cui rispondete b. \ack{Ringrazio Donald Knuth per avere fatto il Tex. Per\`o poteva farlo pi\`u semplice.} \listrefs \listfigs \bye